lunedì 11 marzo 2013

amici a dominica

Ieri Grand tour della Dominica. Con 25 euro a testa, insieme a due simpatiche coppie di amici italiani trovati in rada a Prince Rupert Bay, abbiamo fatto in pulmino il giro completo della Central Forest Reserve dell'isola, dominata dai 1445m del Morne Diablotin, la cima più alta delle West Indies, cioè di queste isole minori dei Caraibi. È stata una lunga giornata, i chilometri non sono tanti, ma le curve sì, e i racconti dei tre equipaggi ci hanno fatto una gran compagnia, come sempre in questi casi. Loro avevano fatto la traversata senza l'assistenza dell'ARC, e se l'erano cavata benissimo, pur con barche non certo nuove né grandi o confortevoli. Anche loro come noi giravano per isole, un pò turismo un pò relax. Insieme abbiamo scoperto e apprezzato questa isola dalla natura prorompente. Prima un giro nella riserva degli indiani Caribi, lungo la costa est, quella battuta dei venti dominanti e dalle onde. Una piccola comunità autonoma ma ben integrata che ha ormai quasi perso l'idioma originario, ma i cui tratti somatici di tipo asiatico sono ben distinguibili, spesso mescolati con quelli africani o europei del meticciato. Piccolo artigianato di fibre vegetali, maschere di legno di felce arborea, oggettini e collane. E canoe anche di 12-13 metri ricavate in pezzo unico dai trochi dei gommier, gli immensi alberi della gomma di queste foreste. Poi una passeggiata all'Emerald Pool, una cascata nel bosco (ce ne sono decine), un bel sentiero curato, un centro visitatori completo di pannelli didattici e posto di ristoro, guardiaparco gentili e competenti. Nell'isola, 751 kmq in tutto, ce ne sono almeno 15, tutti ben serviti e valorizzati, con un pass di entrata settimanale che costa meno di dieci euro. Per i veri trekkers, c'è anche un sentiero di quasi 200km in 12-13 tappe da nord a sud che li tocca quasi tutti. Infine ancora una camminata al Syndacate Fall, non solo un'altra cascata, ma un santuario della natura, alberi immensi, foresta vergine popolata dai pappagalli autoctoni dell'isola, tipo Amazzonico Imperiale e quello dal collo rosso o "Jaco". Qui, nella zona nord di Dominica, c'è poi il Cabrits National Park, un promontorio con il Fort Stanley appena restaurato a guardia della baia, e il tranquillo Indian River, navigabile per un bel pezzo (a remi per rispetto della natura), tra mangrovie, alberi, liane, aironi e altri uccelli. Si potrebbe passeggiare, nuotare, esplorare, fotografare, ascoltare gli elementi per giorni, senza quasi tracce umane in giro. Solo foreste e montagne con il mare sullo sfondo a 360º. Non è per questo che siamo qui?

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