venerdì 31 agosto 2012

Navigando verso Malaga

La planata è per un velista il massimo, una scarica di adrenalina, sublime, indimenticabile. Oggi il vento è cominciato a salire col primo sole, 20, 25, poi 30 nodi con raffiche fin oltre i 35, per fortuna di poppa. Diamo una prima mano di terzaroli, poi la seconda, tenendo il Genoa pieno per farci meglio tirare da prua. La velocità sempre sui 10 nodi, poi arriva la poesia, l'adrenalina, le planate. 12, 13 nodi infine un'onda più alta delle altre ci solleva durante una raffica, ci lancia in avanti, ci catapulta la prua giù nel cavo tra due baffi, la coperta in discesa, due grandi onde bianche ai lati. Grande accelerazione e grande eccitazione: 13.9 nodi! Nuovo record di Bulbo Matto! Pochi secondi fantastici! Io al timone felice di aver gestito al meglio la spinta riuscendo a tenere la barca dritta, su un binario, docile ed esattamente come volevo sul bersaglio della discesa più liscia e veloce della giornata.

martedì 28 agosto 2012

Luna e gennaker,velista felice


Con un gennaker rosso scivolare a 8-9 nodi alla luce della luna è quanto di più inebriante un velista possa immaginare. Potrei stare al timone per ore, ed in effetti in passato ne ho fatte anche più di otto, senza sentire fatica.. 
Gestirlo con attenzione, la barca orza troppo quando arriva l'onda, non contrasto abbastanza e lo perdo in un attimo, dopo l'onda lascio troppo che la barca puggi va sotto la randa e lo perdo lo stesso.  Un gioco di equilibrio e precisione. Il premio, la continuità della spinta e la massima velocità.
Si dice che il velista felice si riconosca dal sale sui denti.. Io questa sera di luna con il gennaker sono tutto incrostato, di sale.

lunedì 27 agosto 2012

Avvistate due balene

Nella bonaccia del tramonto un urlo eccitato: soffia! Soffia! A prua 2-300 metri davanti a noi l'inequivocabile avvistamento, il più maestoso: un soffio potente segnala una balena. Vorrei avvicinarmi piano, ma c'è chi, forse condizionato da mediocri film di cassetta, teme colpi di coda tipo Moby Dick.. Appena il tempo di fare un breve filmato, scoprire che in realtà gli animali sono due, di cui il più grande che procede davanti ci mostra il dorso nero e lunghissimo, e l'apparizione svanisce. Che bella! Poi le domande: ma erano proprio due? Forse il secondo era un piccolo? E poi che mangiano qui da noi, che non c'è il "krill" e neanche il pesce abbonda? Avranno bisogno di tonnellate al giorno di cibo, che mangeranno da queste parti? Che meraviglia, le balene! 

sabato 25 agosto 2012

Un po di turismo, Lérins


Monastero di Lérins, Costa Azzurra. 1700 anni di storia, uomini cocciuti, idealisti, a volte troppo altre troppo poco intelligenti, forse ingenui o deboli, per lo più in buona fede qualche volta no, che nel terzo come nel 21º secolo  scelgono di vivere una vita di privazioni mondane per essere visti come riferimenti morali, stimati come superiori e migliori agli altri.
Un ruolo ben noto da sempre da tutti i popoli e in tutte le religioni. È l'umano e universale bisogno del divino che crea i religiosi, o è vera "vocazione"? O é il Dio vero ad esprimersi? Ognuno ha la sua risposta. 
Qui a Lérins il monastero fortificato del 1100 é stupendamente proteso, presuntuoso e inarrivabile, nel Mediterraneo allora infestato dai pirati, oggi dai diportisti. Un monumento stupendo alla cocciutaggine e all'Ideale, un baluardo contro altre genti e altre religioni, ugualmente convinte della loro fede, unica e perfetta

venerdì 24 agosto 2012

Montecarlo, che festa


Arriviamo a vela, ma non tagliamo la linea d'arrivo, com'è giusto che sia, dato che non siamo più in competizione. Non siamo troppo tristi, dato anche che metà della flotta si é ritirata come noi. Riceviamo molti complimenti sinceri per la tenacia e la perizia comunque dimostrata e ne siamo molto orgogliosi.
Raccontiamo e ascoltiamo i racconti degli altri, confrontiamo rotte, strategie barche e attrezzature, applaudiamo i vincitori e ci godiamo la cena e la musica offerti dal club che ci ospita. Siamo tutti molto felici della nostra prova e della bella esperienza, dei nuovi amici, dei delfini e delle tartarughe avvistate. Ci godiamo l'ultima serata insieme, risate e salti a suon di ottima musica, prima dell'arrivederci di domattina, baci e abbracci tra marinai veri quali ormai siamo.

mercoledì 22 agosto 2012

Poco vento...continuiamo a motore


Ritirarsi da una competizione è sempre molto triste, molto peggio che essere battuti, un misto di scoramento, rabbia e disdetta: fossimo riusciti ad andare verso la costa, avessimo avuto un meteo più attendibile, avessimo avuto un minimo più fortuna, un mezzo appena più veloce, tutto inutile:il fatto è che non ce la faremo mai ad arrivare nel tempo massimo, non resta che gettare la spugna, fare gasolio e mettere motore per arrivare in tempo per la premiazione di domani pomeriggio. Resta la consapevolezza di aver fatto di tutto, di averci provato fino alla fine, oltre ogni speranza ed ogni evidenza: senza vento non ce la si può fare.. Resta anche la memoria di una bella navigazione,  una bella esperienza in buona compagnia, un magnifico passaggio di bolina alle Bocche di Bonifacio, tramonti, tartarughe, delfini albe e tramonti. Resta ancora una motorata di 130 miglia, ma la faremo in musica e allegria.

martedì 21 agosto 2012

Passando dalle Bocche


Il passaggio dalle Bocche di Bonifacio è sempre speciale, come lo è quello dello Stretto di Messina con le sue correnti tumultuose: si possono avere tutti gli strumenti più moderni, incontrare tutte le barche più varie, dai megayachts alle tavole, può essere l'estate più pacifica, ma la bolina tra tutte queste isole, a sfiorare scogli e secche, le virate al limite, il sole del tramonto negli occhi regalano emozioni e viste molto particolari. Anche senza considerare la storia delle miriadi di vascelli e di genti che l'hanno attraversato prima di noi, spesso nella tempesta, a volte perdendoci la vita. Un piccolo Capo Horn di casa nostra. 

lunedì 20 agosto 2012

...e poi le tartarughe


Stamattina ancora bonaccia. Appena sveglio dai turni notturni, una tartaruga a due passi dalla barca iscena una esibizione di nuoto artistico, bracciate sul dorso, occhiate che immaginiamo di simpatia,  e poi un'immersione infinita che ce la fa sparire per sempre. Invano ci tuffiamo pinne e maschera per cercarla, torniamo a bordo quasi subito sopraffatti dal blu immenso sotto di noi e dalla paura della distanza dalla barca che pare allontanarsi e invece è piantata nella bonaccia che ancora ci assedia.
Come Rosalia, la tartaruga che avevamo salvato in Grecia, sollevandola quasi inanimata dal mare delle Sporadi con qualcosa nello stomaco che le impediva di nuotare e di nutrirsi. Che animali simpatici! Quelle giganti di Rodrigues ci venivano incontro visibilmente cercando coccole e carezze. Ancora emozioni e vita nella sua più ampia accezione.
Un altro di tanti tramonti che mi aspettano, tra qui e i Caraibi. Senso di pace, di allegria di comunione e di amicizia, cibo e vinello fresco, una bella compagnia di ragazzi freschi e puliti e di meno ragazzi ma altrettanto positivi e carini, fortuna? Certo, ma anche conseguenza di empatia e selezione naturale.

domenica 19 agosto 2012

Incontriamo i delfini


Stanotte nella bonaccia ancora più piatta di quella del mar dei Sargassi dei libri di Salgari una stellata limpida scintillante. All'improvviso uno sciabordio, un tuffo al cuore, un soffio, un altro: sono due delfini che ci vengono a salutare. Ricordo la stessa emozione una notte di parecchi anni fa, alla nostra prima partenza a vela, 5 ragazzi poco più che ventenni su un guscio di neanche 7metri verso la Grecia, salutati già nel golfo di Palermo dallo stesso soffio, misterioso, nel silenzio della notte. La prima di una serie infinita di scoperte, esperienze di mare e di vita, di baie tutte nuove, di isole ancora quasi deserte. I nostri amici delfini, l'incontro più commovente del mare, la prima notte di due traversate straordinarie, intrinsecamente legate alle nostre vicende umane

sabato 18 agosto 2012

Si parte con la Palermo-Montecarlo



Si parte! Quante volte siamo partiti.. Eppure questa volta è del tutto diverso. Libri letti dall'adolescenza, di partenze, di avventure, traversate, sogni, tempeste, isole deserte trovate e conquistate. Questa volta però sei tu il protagonista, tu che molli gli ormeggi, che saluti i parenti e gli amici, tua la barca, attrezzata e revisionata in ogni particolare per la tua, di traversata. Non saranno i tempi di Moitessier nè tanto meno di joshua slochum, il primo di tutti, che negli ultimi dell'ottocento fece il giro del mondo da solo su un barchino di 11 metri, ovviamente senza motore, n'è alcuno dei perfetti strumenti di oggi. Però oggi è la tua Grande Traversata che comincia, quella sognata e progettata da quando eri un ragazzino che tirava i primi bordi a Mondello, non solo sull'acqua, ma anche sui marciapiedi, incrociandoti mure a dritta con Giorgio ad ogni angolo di strada, quella traversata che ti porterà se Dio vuole ai Caraibi e poi chissà...
Sono venuti in tanti a salutarci, si parte con la regata Palermo-Montecarlo, 500 miglia che si preannunciano di lotta contro la bonaccia, più che contro le altre barche, alcune immense come il bolide Esimit Europa, sicuro vincitore, altre piccole ma lo stesso più veloci di noi, appesantiti da pannelli solari, timoni a vento, dissalatori e ogni genere di ricambi e attrezzature. Un'emozione forte, un bel vento favorevole che fa volare il nostro gennaker rosso come le nostre magliette di equipaggio.
E di fronte a noi, dopo Montecarlo, altre 4500 miglia, altri amici a bordo, altre traversate, altri racconti.