domenica 17 maggio 2015

Mai avuta una foca in cabina, che si fa per invitarla ad uscire?

Come si comunica con un pinnipede? Insomma, si può riuscire a farsi capire da un animale per noi non comune come una foca?.. Beh, il problema da queste parti, cioè alle Galapagos, esiste, eccome! In qualche modo siamo abituati, ce la caviamo, a farci capire da un gatto, un cane, un cavallo, anche da un coniglio domestico, perfino c'è chi condivide segni ed emozioni con un canarino, con un pappagallo, ma con una foca? Come si fa? Nessuno ce l'ha mai detto.. A se questa foca pensa che la plancetta della tua barca è perfetta per i suoi sonnellini e anche per i suoi bisognini? Come faremo a farle capire che quella è casa tua? Il problema è già serio così, dato che questi simpatici mammiferi una volta sistematisi lì sopra non sono mica tanto d'accordo a sloggiare, e se ci riesci tornano un minuto dopo che te ne sei andato. Ma diventa ancora più serio quando vengono in pozzetto e scelgono di sistemarsi sui tuoi cuscini bianchi. Ed è una cosa terribilmente seria se, come è capitato a noi, cerchi di farla tornare a mare ma sbaglia strada e scende sottocoperta, e comincia a girare le cabine, e sale a provare le cuccette.. Allora, come avreste provato, voi, a farvi capire in una simile circostanza? A suoni? A parole? A gesti? Beh, la nostra graziosa amica, dopo aver girato un pò tra le nostre cose, praticamente insensibile alle nostre esortazioni (le minacce erano decisamente fuori luogo, il potere era tutto nelle sue... pinne, impossibile fermarla, prenderla, neanche toccarla...), salita sulla cucina, allungava il collo verso l'uscita, finalmente, guardava, intuiva evidentemente che quella doveva essere l'unica strada giusta, ma non si decideva, e noi a pregarla, supplicarla, in italiano, inglese, spagnolo, indicando quella solo uscita possibile, battendo sui gradini con il dito, speranzosi che infine in qualche modo capisse... Beh, evidentemente la nostra era abbastanza intelligente, per nostra fortuna, dopo un pò è scesa dai lavelli, poi ha fatto i cinque gradini della scaletta ed infine, con grande nostro indicibile sollievo, è uscita senza neanche salutare e si è buttata in acqua in uno dei suoi tuffi silenziosi e senza uno spruzzo. Sospiro di sollievo. Conclusione: non abbiamo capito nulla del loro linguaggio, ma abbiamo imparato che sono animali pigri sì, ma non certo stupidi, e che soprattutto avremmo fatto meglio da quel momento a chiudere la barca quando scendevamo a terra, e a non fidarci del senso di territorio che tutti gli animali di solito hanno...

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