venerdì 15 maggio 2015

In Viaggio tra vulcani e fattorie alla scoperta dell' Ecuador

Un Paese grande un pò meno dell'Italia, con 15 milioni di abitanti e una grande voglia di sviluppo e di benessere che nel turismo sopratutto naturalistico e della conservazione vuole il posto che merita, potendo vantare una varietà e diversità ambientale unica al mondo, spaziando in poche centinaia di Km dalla foresta pluviale costiera alla foresta nublata delle prime pendici alla Sierra Andina, con una serie impressionante di vulcani da 6000m, alle infinite piane amazzoniche. Diversità attestata anche a livello scientifico dal numero delle specie di uccelli presenti: 1.600 circa delle 10.000 esistenti, il doppio del Costarica. Turismo da poco orientato ufficialmente nella direzione della ecosostenibilità avendo adottando i criteri dell'autorevole "The International Ecotourism Society" a livello nazionale. Questo è l'Equador di oggi, nuove strade e aeroporti, buone comunicazioni, gente cordiale e corretta, grande coscienza ambientale in virtù dei tanti pionieri anche occidentali, ma non solo, che già da anni operano nel settore ecoturistico e naturalistico. In occasione della Ecotourism and Sustainable Tourism Conference tenutasi di recente a Quito ne abbiamo conosciuti alcuni tra i più entusiasti e motivati e ne abbiamo visitato le strutture, trovandole magnificamente ubicate, ben realizzate ed organizzate, perfette per il turista naturalista più esigente, amante del birdwatching o della fotografia naturalista, del trekking o del mountain bike, dell'horseback riding o dell'alpinismo. Ma prima ci siamo goduti una visita ai monumenti di Quito, sopratutto splendide chiese e monasteri coloniali del '500 e '600. E poi ci siamo immersi nel mercato indio di Otavalo, due ore di auto più a nord della Capitale, lungo la famosa Carretera Panamericana, che offre una varietà pressoché infinita di tappeti, tessuti, cappelli, gioielli, dipinti, e chi più ne ha.. Il nostro giro naturalistico dell'Equador comincia alle porte di Quito, a pochi minuti dal nuovo aeroporto internazionale, al Puembo Birding Garden, un B&B a semplice ma di stile frequentato da colibrì e uccelli che popolano la valle tra le due cordigliere principali. Il Neblina Forest, un'organizzazione con oltre 20 anni di attività che propone wildlife, photo Safari e birding tours sempre per piccoli gruppi non solo in Equador (Sierra, Amazzonia e Galapagos), ma anche in Perù, Paraguay, Bolivia, Colombia, Guatemala e Brasile, ha qui la base di partenza ottimale per le vacanze naturalistiche che propone nei parchi e riserve del Paese, potendo vantare uno staff qualificato di guide naturalistiche certificate e molto preparate. Sono bastate due ore a Xavier, il fondatore del Neblina Forest con la moglie Mercedes, equadoriani entrambi, per farci assaporare la bellezza quasi selvaggia dei "rios" che percorrono la città, oggi parchi per gitanti e famiglie, e quante specie di flora e fauna vi esistono. Il costo di un tour di 7gg è di circa 1000$ a persona, doppia occupazione in ecolodges di medio-alta categoria, incluso tutti i pasti ed i trasferimenti (tranne quelli aerei). Ci siamo spostati poi due ore d'auto a nord ovest della Capitale, preferendo la vecchia carrozzabile alta sulla Sierra alla ottima strada di recente costruzione. Boschi, fiumi, fattorie e villaggi nei fondovalle e vulcani immensi all'orizzonte. Fino al Bellavista Cloud Forest Reserve lodge di grande fascino, costruito 20 anni fa da Richard, inglese impegnato da anni nella conservazione e protezione della Sierra ecuadoriana. A 1200m di quota, tutto in legno e materiali locali, si trova al centro di una proprietà di 700ha di foresta nebulosa e offre oltre 10km di sentieri perfettamente integrati e manutenuti. 8 stanze doppie con bagno a 115$ al giorno/pp in mezza pensione e altre stanze per gruppi con bagni in comune a 65$/pp m/pensione, per una capacità totale di 55 posti-letto. Con l'aiuto dei suoi naturalisti, Richard ha censito decine e decine di specie di uccelli avvistabili in zona, ma le guide conoscono bene anche flora, fauna ed insetti della foresta e le loro caratteristiche specifiche, e vengono proposti anche tours in altre zone e parchi nazionali. Dopo un'ottimo pranzo in stile locale, in meno di un'ora siamo alla Casa Divina Lodge, struttura moderna, quasi lussuosa, con solo 7 stanze doppie in 3 cottages, nel bosco più fitto alle porte di Mindo, prima destinazione turistica nella foresta nublata dell'Equador in termini di tempo e di importanza, a 1000m di quota. Efreim, ecuadoriano, e Molly, americana, l'hanno costruito a coronamento di anni di impegno nello sviluppo ecosostenibile del territorio, e di collaborazione alla popolazione locale. Il costo delle stanze è di 230$/gg in mezza pensione, con una cucina particolarmente curata. Con una varietà di attività possibili nei dintorni e in escursioni più impegnative, è raccomandato per amanti della Natura che gradiscono un servizio di alto livello a costi di concorrenza. Il giorno dopo infine abbiamo raggiunto, due ore a sud di Quito, il Tierra del Volcan, stupenda fattoria riconvertita più che centenaria a 3800m di quota, ai piedi del cono innevato, perfetto, del vulcano Cotopaxi che sfiora i 6000m. Anche qui grande attenzione per l'ambiente e per il turista, ma anche per le tradizioni locali sia nei materiali usati e nello stile degli ambienti, che per i servizi ed i cibi offerti. La fattoria possiede circa 1000ha di pascolo d'alta quota con 30km di sentieri per trekking, bici e cavalli, e confina col Parco avendo ceduto all'Ente altri 9000ha della proprietà originaria. Un'emozione particolare cavalcare a 4000m alla vista del vulcano, per poi rilassarsi davanti il camino con un bicchiere di "canelazo" caldo in mano (specie di ponch analcolico alla frutta e cannella). Jorge e Maria, equadoriani, due splendide bambine, l'hanno ampliata e ristrutturata perfettamente, ricavandone 22 stanze doppie e familiari, tutte con bagno, per 52 posti letto, e lo gestiscono con grande simpatia ed efficienza. Organizzano ogni tipo di escursione e spedizione anche alpinistica in tutta la regione, potendo offrire anche un rifugio, "Tambo" in termini Inca, proprio alla base del grande vulcano. A questo punto, 'provati' da tanta bellezza, il giorno dopo prendiamo un volo per le Galapagos, e veleggiamo a Isabela, la più remota, grande e selvaggia delle isole dell'arcipelago. Già, perché fino a ben poco tempo fa era questa quasi l'unica destinazione naturalistica nota dell'Equador. Dopo un salutare bagno in compagnia di foche e pinguini che ci guizzano intorno in grande confidenza e direi amicizia, visitiamo due strutture che ci sembrano di interesse, entrambe a un passo dalla spiaggia. La prima è la migliore dell'isola, l'lguana Crossing, un Boutique Hotel moderno, con piscina e jacuzzi, che offre 15 camere molto belle e anche suites e ristorante di classe a 250$/g con colazione. La seconda, La Casa de Marita, è più tradizionale, immersa in un bel giardino tropicale. Costruita da un italiano che vive qui da più di vent'anni, offre 13 grandi stanze a 150$/g con prima colazione, una metà vista mare, ed un ristorante con influenze italiane. A questo punto la nostra esplorazione non certo esaustiva dell'Equador, si conclude nel migliore dei modi, davanti un 'chevice' di pesce fresco ed una birra fredda servita in uno dei tanti ristorantini locali di questo tranquillo paesino di forse 1100 abitanti. Pensare che appena 15 anni fa ne aveva forse un quarto, niente elettricità, nè telefoni, e ci volevano 9 ore di barca per arrivarci da Santa Cruz!

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