sabato 24 novembre 2012

stivaggio che fatica!

Ho, no! Ancora acqua no!!! Sarà una sindrome della sete.. La paura dell’ignoto, dell’abbandono, della solitudine da oceano. Non si fa altro che comprare acqua e cibo..Dopo una spesa studiata, pensata, discussa e ridiscussa, dopo i primi 600 euro di acqua, bevande e vettovaglie di ogni tipo purchè non facilmente deperibili, dopo aver trovato posto a 270 litri del prezioso liquido in bottiglia (come se non ne avessimo altri 400 nei serbatoi più un magnifico dissalatore..) 10 Kg di pasta, 4 di riso, 4 di couscous, 12 di latte, un paio di centinaio di latte e scatole varie, dopo aver visto la barca quasi affondare sotto questo peso, ecco la sindrome della sete sembra colpire ancora, senza pietà per i miei propositi di regata, di planate tra le onde, di velocità, ecco spuntare altri 300 euro di roba varia (tra cui altri 100 litri d’acqua) e ancora dobbiamo prendere frutta e verdura! ma dove li metteremo?? Ma quale velocità, quali planate.. saremo piantati come zattere con tutto questo peso fuori controllo.. E’ stata una congiura: di fronte alla sindrome del deserto nulla si può.. Meno male almeno che le liste di cose da fare si vanno accorciando, meno male che il Gran Giorno si avvicina, che presto molleremo gli ormeggi e penseremo ad altro, a goderci il mare invece delle pur divertenti feste, a sistemare le vele invece delle lattine, a studiare il meteo invece dei gavoni per trovare altro posto alle cose da portare.. La voglia di partire cresce, l’ansia da impreparazione svanisce. Basta! Partiamo!

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