giovedì 29 gennaio 2015

Janet e Tom eterni vagabondi

Non ci potevo credere... Chi incontro oggi sulla banchina di ShelterBay, di ritorno da una spesa colossale che abbiamo fatto, io e Alex, per un mese per quattro persone? Tom! Quello dei 28 anni in giro per il mondo con la barca autocostruita in ferrocemento! Quello incontrato a Saint Vincent, Cumberland Bay, e ritratto nel blog giusto un anno fa (pag. 66)!! Che tipo! Che bello rivedere lui e la moglie, un anno dopo! Sempre indaffarati a lavorare sulla loro barca, sorridenti, lui nero di grasso più o meno ovunque, lei affaccendata con i "mestieri di casa". Avranno quasi 60 (poi chiesto: 66 e 65) ma sono inossidabili, faticano duro ma sono liberi come gli uccelli che veleggiano sopra di noi, a ShelterBay, circondati come siamo dalla foresta pluviale più incredibile che possa esistere. Ci hanno invitato per una colazione, siamo arrivati alle 7:30 con la caffettiera pronta, ma loro erano già operativi, l'albero di mezzana a terra, il legno in cima mezzo marcio da rabberciare, ma si sono fermati a raccontare dettagli tecnici ad Alex, interessatissimo, e programmi di vita a me. Lei vuole fermarsi prima che la salute cominci a dare problemi, lui vuole affondare la barca piuttosto che vederla marcire da qualche parte. A questa prospettiva mi sono scaldato, anzi indignato: per loro questi anni rappresentano solo un viaggio di una vita vissuta con la semplicità, appunto, di una vita vissuta, ma in assoluto ho detto che invece quello che hanno fatto non è affatto normale e semplice, ė la realizzazione di un sogno complicato e difficile, una barca costruita le sere e i weekend di nove anni, poi le prime esplorazioni, l'Alaska, il Canada, poi i Pacifico e tutto il resto. Merita un museo! Un libro! Non certo il fondo del mare! L'ho vista commuoversi un po', confusa tra l'incredulità e lo scetticismo, poi mi ha detto che nella sua città c'è una scuola professionale per costruttori di barche, forse il direttore accetterebbe un regalo così importante ma anche impegnativo... Prova! Le ho detto! Portate la barca li, fategliela vedere, magari riesce a sognare anche lui! Ma poi mi fate sapere come finisce questa storia, ok, Janet? Ok, Tom? Siete grandi e non ve ne rendete conto...

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