mercoledì 4 febbraio 2015

San Blas magia e silenzio tra gli atolli

San Blas:Magia Vera? Increduli, navighiamo e ci domandiamo quanto durerà.Sarà che lo stupore dei primi due anni è sbiadito, sarà che il sole è troppo spesso velato, sarà che ci sono un po' troppe altre barche in giro, sarà anche un po' di stanchezza e di nostalgia di famiglia, ma tutto ciò mi suscita riflessioni miste... Certo che i tempi che viviamo, con tutta questa facilità di movimento, libertà di scelta e consumismo, anche dei luoghi donateci dal Signore, creano delle contraddizioni pazzesche. Le San Blas non fanno ovviamente eccezione. Sono un arcipelago di minuscole idilliache isole di sabbia e corallo alte 1 metro sul mare, piene di palme al vento, una spiaggetta bianca tutta intorno, che punteggiano una laguna protetta dalle onde oceaniche nella quale gli unici pericoli (assolutamente reali) sono i banchi ed i coralli di cui è disseminata, e per i quali bisogna tenere gli occhi molto ben aperti, sugli strumenti e a prua. Sono abitate dagli indiani Kuna, che governano in autonomia e vivono una vita minima di pesca e raccolta e artigianato di molas, tessuti-patchwork che riproducono la loro simbologia. In ogni isoletta vive una o due famiglie, cani, maiali e bimbi al seguito, tranne alcuni veri e propri villaggi di 2-3000 persone. Uno scenario se non proprio da preistoria, quasi. Del tutto affascinante, idilliaco, mitico. Il punto è che il mito non esiste più, e tutti sappiamo che plastica e cellulari sono ormai ovunque. Ma il fatto è pure che sono ovunque anche i "backpackers", i ragazzi e meno ragazzi di tutto il mondo che ormai in gran numero hanno i mezzi per viaggiare ovunque e di più, a volte per anni. Per lo più con i mezzi locali, o in moto, qualche volta su natanti che sembrano galleggiare a malapena. Per carità, un bel progresso di civiltà, un movimento di crescita, di curiosità e di conoscenza. Ma il risultato è prevedibile: gente e rifiuti ovunque, non saprei dire con quanta consapevolezza dei luoghi e delle genti, nascita di business e servizi vari, utili anche ai locali per carità, ma molto spesso "inquinanti"anche loro. Per esempio le decine di barche che lavorano a portare questi viaggiatori alla giornata dalla Colombia a Panama e viceversa (non c'è strada percorribile tra i due paesi) con sosta appunto alle San Blas, oppure le sedicenti "feste tribali sciamaniche", raduni di musica, incontri, trasgressioni e sostanze varie che non lontano da qui radunano per giorni e giorni migliaia di persone in cerca di emozioni abbastanza prevedibili. Il viaggio vissuto in chiave di divertimento e trasgressione: che

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