mercoledì 12 dicembre 2012

pensieri in atlantico

Ogni tanto ripenso che è tutto vero, che questa storia è cominciata con i sogni di un ragazzino 40 anni fà, ha preso corpo e slancio in tutti questi anni, e concretezza solo l'anno scorso, e che oggi siamo qui, in mezzo a questo oceano infinito, ormai a contare le miglia che ci restano al completamento del sogno.. Ogni tanto ripenso a tutti i lavori fatti, ai libri letti e studiati, ai piani.. Ogni tanto poi si guarda veramente fuori, alle onde al cielo ai tramonti.. Ogni tanto si incontra un uccellino che sorvola con un'eleganza inimitabile la superficie alla ricerca di non si vede cosa, oppure si vede di notte schizzare fuori al nostro arrivo un pesce volante o un calamaretto che ogni tanto atterra poverino sulla barca e si dimena finchè non lo rimandiamo al suo mondo, ogni tanto invece è un temporale che cerchiamo di scansare, o uno che ci investe in pieno, o un arcobaleno che ci riempie di felicità, ogni tanto c'è un silenzio totale, salvo il fragore continuo delle onde sullo scafo che avanza veloce. Ogni tanto osservo quella giovane donna che è mia figlia che, radiosa nell'entusiasmo dei suoi 26 anni, controlla la barca e la lancia in planata con sicurezza e maestria, leggendo la velocità: 10, 10 e mezzo 12 e mezzo, record!! Ogni tanto cacciamo la paura, acuita dal buio, che possa accadere qualcosa, all'attrazzatura, a noi stessi, alla barca.. Siamo preparati a (quasi) tutto, ma basta soffermarsi un pò e la paura è inevitabile, si potrà respirare veramene solo dopo l'arrivo, dentro un porto sicuro.. Ogni tanto, specie quando si è di guardia, di notte, col compagno che sonnecchia lì vicino, si ripensa a tutto quanto, al passato al futuro, alle nostre vicende personali, fortune e sfortune, a chi non c'è più, a chi non è ancora con noi ma ci segue con apprensione e ci raggiungerà presto, all'amore che abbiamo seminato e forse raccoglieremo, a quello ricevuto e che ci scalda i cuori e le notti. Ogni tanto si pensa.. Questo è l'Atlantico: una traversata per pensare, finalmente, essendo magari travolti dalle onde, piuttosto che dalle mille inezie che ci riempiono la vita e le giornate..

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