venerdì 28 dicembre 2012

due giorni di meritato riposo

Cronache post traversata. Cosa fa il popolo dell’ Arc dopo 17 o più giorni di dura vita in oceano per riconciliarsi con la terra ferma? IL 21 dicembre quasi tutti i 200 equipaggi sono approdati nella tranquilla Rodney Bay Marina. La marina di St Lucia è in pieno fermento per l’ evento Arc e mostra il meglio di sé per servizi ed organizzazione, davvero eccellenti. Una dopo l’ altra, completate le operazioni di riparazioni varie, check alle attrezzature e le infinite pulizie di rito, le barche prendono il largo. Molti si dirigono a sud, tra uno scroscio di pioggia improvviso e l’ altro, verso le Grenadine, dopo una sosta notturna nella bella e mondana Marigot Bay, sula rotta verso Vieux Fort. Ma ben più affascinante e solitario è lo scenario dei Pitons, due coni vulcanici alti circa 800 metri che si ergono a picco sulla baia di Gialousie che ospita un parco marino con acque cristalline piene di pesci tropicali. Ed è qui che Bulbo Matto si ferma per due giornate di totale riposo dopo le fatiche della traversata atlantica e dopo un cambio di equipaggio a Martinica. La costa sud di St Lucia mostra tutta la sua bellezza con le foreste ed i palmeti che arrivano sulle spiagge dopo aver superato il porto della capitale Castries, trafficato dalle navi da crociera. Oltre il villaggio colorato di Canaries e la cittadina di Soufriere, le alture coperte da fitta foresta tropicale svettano maestose: sono i Pitons che visti da vicino ricordano certi panorami peruviani o colombiani. Frutto di antiche eruzioni, i due coni vulcanici possono essere meta di trekking per buoni camminatori. Nella baia si trovano una decina di boe, il fondale di coralli è di circa 20 metri e sale bruscamente verso la spiaggia. Ci riposiamo al sole, finalmente due giorni senza pioggia, i pescatori vengono a vendere tonni appena pescati,altre barche portano frutta tropicale, il venticello fresco muove le palme...Ecco il meglio dei Caraibi!

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